• Torrino anemometrico


  • La crisi energetica che sta attraversando tutto il pianeta rende obbligatorie strade alternative, come quelle suggerite dalle cosiddette fonti di energia alternativa. Lo Studio Tecnico Giannantoni Trabalza, ha fatto sua la questione energetica, approfondendo la conoscenza di alcune forme di energia rinnovabili e delle maggiori tecnologie applicate ad esse. Queste sono: l’energia solare, eolica e la bio – energia. Per quanto riguarda l’energia solare, la specializzazione del personale dello studio ricade sul fotovoltaico, come dimostrano le numerose referenze di impianti a terra e a tetto, realizzati in collaborazione con diverse società come la DueVB s.r.l., l’EGBM s.r.l., Energheia Italia s.p.a. Parliamo di progetti e realizzazioni seguiti e portati avanti dai rilievi alla progettazione al project management, in stretto contatto con le agenzie e gli enti pubblici interessati. La produzione di Biogas da reflui zootecnici e biomasse agricole rappresenta una soluzione alternativa, concreta e totalmente naturale alla continua richiesta di energia elettrica particolarmente vacata nelle aree agricole. I benefici sono molteplici: la riduzione delle esalazioni maleodoranti date dalla massa fermentata, la riduzione dell’utilizzo di concimi chimici grazie al reimpiego del digestato, la produzione di energia elettrica e termica. Attualmente lo studio è impegnato nella valutazione di siti per l’istallazione di impianti per l’utilizzazione di energia eolica (minieolico).

    Nome dell’Opera:
    Installazione di un torrino anemometrico per la misurazione del vento

    Prestazioni Svolte:
    Fattibilità, progetto preliminare, progetto definitivo, gestione pratica amministrativa.

    Location:
    Loc. Nera Montoro, Narni (TR)

    Importo Globale dell’Opera:
    10.000,00 €

    Committente:
    Guascor Eolica italia s.r.l.

    Periodo di Esecuzione del Servizio:
    2002

    Descrizione:
    L’intervento consiste nell’installazione temporanea (durata complessiva 18 mesi) di un torrino per la misurazione anemometrica. Il torrino è posizionato su suolo piano, per poter sopportare al meglio il carico dinamico del vento, secondo le norme CNR – ACAI. La base del torrino e i punti di aggancio sono posizionati nel terreno e, dimensionati tenendo conto dell’altezza del manufatto. La base poggia su dei plinti in cls armato, dimensionati a seconda dell’altezza del torrino, della resistenza del terreno e del carico verticale sopra la base e, escono fuori terra per un’altezza di 10 centimetri. I plinti, partendo dall’occhio del torrino, sono posizionati ad una distanza di mt. 7,42 (i primi 3) e mt. 18,16 quelli esterni. Sono in tutto sei, sugli stessi sono affogati degli occhielli in acciaio atti a permettere il fissaggio dei tiranti. L’altezza complessiva del torrino è di m. 41,50 e nella parte più alta sono collocati dei segnalatori notturni, consistenti in luci di colore rosso.

    studio Giannantoni